L’APE, o attestato di prestazione energetica, permette di conoscere il livello di efficienza energetica di un immobile e, conseguentemente, il valore energetico dell’immobile stesso.
Quali documenti servono e in base a cosa viene calcolato?
L’attestato di prestazione energetica viene redatto da un soggetto accreditato, chiamato certificatore energetico.
Per redigere un certificato APE occorrono:
- planimetria catastale;
- visura catastale storica;
- documentazione che attesta la legittimità urbanistica edilizia.
La valutazione avverrà tramite sopralluogo; il certificatore terrà conto dei seguenti elementi:
- la qualità degli infissi;
- la salubrità degli ambienti interni;
- l’efficienza energetica legata ai consumi e agli impianti di riscaldamento e produzione dell’acqua calda;
- laddove presenti, gli impianti autonomi di produzione energetica.
Quali sono le classi energetiche?
Una volta effettuata la valutazione verrà rilasciato l’APE. Quello che è importante conoscere, per sapere il valore energetico dell’immobile, è la classe energetica in cui l’immobile stesso viene classificato.
Le classi energetiche sono 7 ed indicano la fascia di consumo dell’abitazione.
Se l’immobile rientra nelle classi A+, A, B significa che è zero o bassissimo impatto ambientale.
Se quella attestata è la classe C, l’immobile è in linea con tutte norme vigenti in materia ambientale.
Un immobile che appartiene, invece, alle classi dalla D alla G, è ad altissimo consumo energetico ed è bene considerare interventi di rivalutazione energetica.
L’APE è obbligatorio?
L’APE è un documento obbligatorio per legge. Più precisamente è obbligatorio dal 5 agosto 2013 in base alla legge del 3 agosto 2013 n.90.
La richiesta e l’onere del certificato di prestazione energetica è a carico del proprietario dell’immobile, del locatore e di coloro che pubblicano gli annunci immobiliari.
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